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Un conglomerato artificiale costituito da una miscela di legante, acqua e aggregati fini e grossi (sabbia e ghiaia), con il complemento, secondo le necessità, di additivi e/o aggiunte minerali, che ne influenzano le caratteristiche fisiche e chimiche, nonché le prestazioni. Tutto questo è il calcestruzzo, materiale principe del settore edilizio e alla base della storia di Inerti Valfino. Il core business dell’azienda è infatti incentrato nella produzione di materiali inerti e calcestruzzo preconfezionato. Un’esperienza che abbraccia un arco temporale di quasi 40 anni, iniziata nel 1978 dai fratelli Antonio e Leone Costantini. A metà degli anni 90 subentra alla guida la seconda generazione (cambia la denominazione sociale, assumendo l’attuale Inerti Valfino, ndr), per arrivare a oggi, con Luigi Di Marcoberardino e Anna Costantini. Intanto la realtà cresce notevolmente: agli storici impianti di inerti e calcestruzzo localizzati a Elice, dove sorge anche la sede, si aggiungono le imponenti attrezzature dedicate al betonaggio. Attrezzature che trovano inoltre spazio nel più recente sito di Città Sant’Angelo (Pescara), nei pressi del centro commerciale Ibisco, a pochi chilometri dal casello autostradale della A14 e dalle principali arterie della viabilità. Qui l’elemento chiave è la modernità, con macchinari tecnologicamente all’avanguardia, completamente automatizzati e un laboratorio tecnico per effettuare prove di verifica interne. Così ogni carico di prodotto è controllato e tracciato, con la generazione di relativi report informativi.

Inerti Valfino come fornitore di calcestruzzo per le grandi opere

L’eccellenza non può passare in secondo piano. Nel tempo l’impresa ottiene le più importanti certificazioni, dalla Iso 9001 per la Qualità alla 14001 per l’Ambiente, fino a  quelle specifiche per il controllo del processo di produzione e all’Autorizzazione unica ambientale, che comprende il trattamento e recupero dei rifiuti inerti. A disposizione un parco mezzi che comprende ben 16 autobetoniere, sei autopompe per calcestruzzo (di cui tre betonpompe) e dieci autocarri per il trasporto degli inerti. Competenze, apparecchiature e una squadra di circa 30 dipendenti permettono a Inerti Valfino di partecipare, in qualità di fornitore, alla realizzazione di innumerevoli opere in Abruzzo. Fiori all’occhiello sono lo stabilimento Barberini, Gruppo Luxottica, a Città Sant’Angelo, la cantina Marramiero a Rosciano (Pescara), il plant Brioni a Penne (Pescara), quello di General Sider a Chieti; e poi il centro commerciale Pescara Nord e, nelle immediate vicinanze, la struttura di Mondo Convenienza, la stazione elettrica di conversione di Terna a Villanova di Cepagatti (Pescara); a Pescara le Torri Camuzzi, la torre OperA, palazzo One Hundred, dove è stato impiegato calcestruzzo autocompattante (self compacting concrete o scc), che presenta una elevatissima fluidità e resistenza alla segregazione. Ma la fornitura più recente è quella per la realizzazione, portata avanti dalla Di Vincenzo Dino & C. e Fip Industriale, del Ponte Flaiano, che ha ridisegnato lo skyline del capoluogo dannunziano e sarà inaugurato ufficialmente a giugno. Le novità per Inerti Valfino non finiscono qui. Presto potrebbero esserci ulteriori sviluppi societari, per guardare al futuro con il consueto slancio e ottimismo.

Per il Ponte Flaiano a Pescara

Inerti Valfino ha fornito il calcestruzzo per la realizzazione del nuovo ponte a Pescara, all’altezza delle Torri Camuzzi e di via Gran Sasso. Per l’opera che ha ridisegnato l’orizzonte a ovest della città adriatica, l’azienda con sede a Elice (Pescara) ha studiato un tipo di prodotto particolare, più leggero, per non appesantire la struttura, ma, allo stesso tempo, caratterizzato dall’alta resistenza e maggiori performance. Lo “speciale” calcestruzzo è stato impiegato per l’intera parte stradale, dedicata alla viabilità. E proprio lo scorso 29 aprile è stato portato a termine il collaudo: undici camion, ciascuno con un carico di 42 tonnellate, sono transitati per mettere alla prova l’elasticità e la tenuta delle campate (che si sono abbassate solo di dieci centimetri, rispetto ai dodici preventivati, ndr): come se 7mila persone transitassero sul ponte. Presenti ai lavori il vicesindaco Antonio Blasioli, Michele Mele, il progettista dell’elaborato esecutivo, il direttore dei lavori della Cilento Ingegneria, Mario Beomonte, il presidente della Commissione collaudo e dirigente dell’Anas, Claudio Bucci, Giuliano Rossi, dirigente ai Lavori pubblici del Comune, i tecnici delle imprese
esecutrici, Di Vincenzo Dino & C. e Fip Industriale, l’assessore Loredana Scotolati, Emilio Longhi e Pierpaolo Zuccarini, consiglieri comunali, e Luigi Di Marcoberardino, amministratore di Inerti Valfino.

Articolo di Andrea Sisti pubblicato su Abruzzo Magazine – Aprile 2017

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